lunedì 21 luglio 2014

Urano e la Cerimonia del Tè Dialettiche e intrecci dei tre simboli fondamentali dell'astrologia contemporanea: Urano, Nettuno e Plutone

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Urano, Nettuno e Plutone si trovano nel fondo del sistema solare: oscuri e misteriosi, sfuggenti, nascosti - l'unico visibile senza cannocchiale è Urano -, rappresentano una sfida per chi è attratto dall'indagine profonda. Sono infatti portatori di un messaggio che ha a che fare con i luoghi meno accessibili alla coscienza del singolo: l'anima, l'inconscio, i meccanismi nervosi, le risposte istintive, un'interiorità che a volte limita, confonde e travolge.
Ma proprio perché è a partire da quei luoghi, e da quei momenti, che nel corso della vita conquistiamo, sia pure faticosamente, una consapevolezza via via più piena, conoscere gli aspetti formati dai tre pianeti nel tema di nascita individuale, in una triangolazione che alla fine li rende quasi una cosa sola, significa incamminarsi verso una progressiva conquista di senso che dal singolo si riverbera sulla collettività.
Nei riguardi di Urano, Nettuno e Plutone l'astrologia contemporanea ha spesso peccato di meccanicità interpretativa, svuotandone e banalizzandone il messaggio.
Pesatori, sonda ed esplora con rigorosa raffinatezza: il punto di partenza è la cerimonia del tè, usata come metafora per scandire le funzioni dell'essere, Plutone energia vitale, Nettuno forma, Urano azione dinamica concreta, che nel linguaggio dell'astrologia contemporanea sono associate alle simbologie dei tre pianeti lenti. La riflessione procede lungo un doppio binario, da una parte i meccanismi del carattere degli individui, dall'altra quelli della società...
Viviamo in un'epoca "uraniana", perché tale simbolo astrologico si lega al progressismo, alla pratica, al lavoro, all'azione concreta, alla necessità assillante di ottenere risultati, alla tecnica e alla tecnologia, alla trasformazione ininterrotta del mondo e della natura. Urano, da simbolo del fare felice, è diventato un demone che rende tutto meccanico, freddo, inesorabile, ineluttabile. Secondo Pesatori, la "malattia uraniana" è l'effetto della progressiva rimozione e distorsione di Plutone (per l'astrologia contemporanea: desiderio, passione cieca e travolgente, energia e carica vitale, "desiderio del corpo") e di Nettuno (l'idea di sé, l'identità, la fase dello specchio, i modelli, gli ideali, le ideologie).
L'approfondimento astrologico deve partire proprio da una riconquista dell'armonia tra la fisicità immediata, vitale e naturale di Plutone e gli ideali di Nettuno, per la ricostruzione di un mondo, individuale e collettivo, dove Urano - terzo pianeta lento, risultato della tensione tra i primi due diventi simbolo di un agire sereno, equilibrato, rispettoso di sé e della bellezza, ecologico e vitale.
La cerimonia del tè è metafora di questa armonia che gli individui possono conquistare conoscendo a fondo il proprio Plutone (la tazza, il tè, la sua preparazione) e il proprio Nettuno (la visione estetica e limpida che presenta e serve il tè), fino a un Urano (il gustarsi davvero il tè della vita) mai più meccanico, triste, infelice, e dannoso.
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