sabato 23 agosto 2014

Advaita – Anatomia del Divino

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Questo libro affronta il punto più importante che possa esistere nella vita di un essere umano: riconoscere la Forza che lo abita, che è quella di una meravigliosa Luce. Il suo scopo? La pacificazione delle nostre angosce, paure, smarrimenti, e la scoperta di uno spazio di pace interiore e inattaccabile.
Un luogo raggiungibile da uno stato di coscienza che ha un nome: Advaita.

Daniel Meurois ci svela qui una via diversa per raggiungere la Saggezza, più semplice di quella strada tortuosa di cui parlano molte antiche tradizioni spirituali. Condividendo con il lettore tutti i suoi strumenti, aneddoti, riflessioni ed esercizi di meditazione alla portata di tutti, l’autore ci accompagna lungo questo percorso per giungere a liberare il Divino che è in noi.
ADVAITA significa, in sanscrito, non duale. Indica l’indivisibilità del Sé dall’Unità. Questo stato unitario è già nostro, ma per una serie di ragioni abbiamo perso i contatti con esso. Perché questo è accaduto? In quali strati dell’anatomia dell’anima si nasconde l’Advaita?
I grandi sistemi religiosi e filosofici sembrano porre la riconquista di questa dimensione, che pure ci appartiene, alla fine di lunghi e spossanti cammini, ma i grandi mistici e Maestri sono venuti a insegnarci le scorciatoie.
Daniel Meurois ne ha rispolverata qualcuna, recuperandola nell’infinito oceano di informazioni che è l’Akasha, e oltre all’unità fra il Sé e il Tutto ne emerge la visione dell’universo materiale come corpo del Divino, del respiro dell’uomo come compartecipe del respiro del Divino…
Una straordinaria visione olografica resa, in questo libro, con ammirevole chiarezza e con tutte le indicazioni pratiche per sperimentare lo stato di Advaita: meditazioni, visualizzazioni, respirazioni, preghiere antiche, perlopiù provenienti dai Terapeuti della scuola di Alessandria, dagli Esseni del Krmel, dal Cristo, dal Maestro Morya e dall’Avatar Babaji, ma del tutto adeguate alla nostra mentalità odierna.
Un libro semplice, utile, necessario.
INDICE
Prologo – Imparare un nuovo alfabeto
Cap. 1 – Anatomia del Divino, o della Presenza
•Il Divino o Dio?
•Dov’è il libretto di istruzioni per vivere la vita?
•La notte di Benares
•Mille universi dentro di noi
•È una questione di impegno e di metodo
•Prima di passare alla pratica, qualche consiglio
•Esercizio 1: il corpo cosmico
•La carta d’identità della Luce
•Dissetarsi all’Onnipresenza
•Scoprire lo spartito da interpretare
•La scelta di lasciarsi andare
•Esercizio 2: la coppa di Francesco
Cap. 2 – Esplorare l’ego: la prigione e le sue sbarre
•Dall’anima all’ego
•Il luogo dell’espansione del vapore: la materia che ascende
•L’intenzione della lucidità
•Esercizio 3: il gioco della trasparenza
•Una domanda rivelatoria
•Dal confronto al superamento
•Esercizio 4: i perché di Jeshua
•Il perché dei perché: la maturazione delle risposte
•La trappola dei ricordi
•Dai ricordi dell’ego alla memoria dell’anima
•Esercizio 5: la pratica eristica delle due rose
Cap. 3 – Da sé a Sé: allargare la strada
•In cerca di una pista di decollo
•Che cos’è il Sé?
•Davanti al Maestro Morya
•Il “colesterolo cattivo” dell’anima
•La nostra essenza non può essere inquinata
•La nascita delle maschere
•Esercizio 6: la pratica della gemma
•Comprendere la pratica per esserne imbevuti
•Il timore dello Spirito
•La scomodità della metamorfosi
•Il miraggio dell’ego
•Tra Maya ed Advaita: il decondizionamento
•Un insegnamento di Babaji
•Esercizio 7: la pratica di Babaji
•Scegliere la fiducia
Cap. 4 – Dalla caduta alla decolpevolizzazione: l’importanza della deprogrammazione
•In caduta libera?
•Una caduta nella Caduta
•Il diritto di ribellarsi
•Esercizio 8: addestrarsi alla deprogrammazione mentale
•Disattivare le memorie cellulari
•Esercizio 9: la pratica della liberazione cellulare
•Il senso dell’Unità
•I pixel della nostra vita
•L’occhio interiore
•Il cantiere degli scoraggiati
•Dalla determinazione alla distensione
Cap. 5 – Miti e realtà del ritorno a Sé: segnaletica per un tortuoso sentiero
•La saggezza di un vecchio mito
•I viali del Risveglio
•Un Maestro sconosciuto
•Scosse psicologiche e spirituali
•Scosse fisiche
•Swami Pazienza
•Quattro regole d’oro
•Esercizio 10: la pratica dell’offerta del perdono e della tenerezza
•Il Viale dei Maestri
Cap. 6 – Un programma per rinascere
•Ridefinire la via del Servizio
•Esercizio 11: il calendario esseno della metamorfosi
•Il sogno di una notte di primavera
•La forza della sperimentazione
•Il Voto dei voti
•Al di là degli esercizi: prendere il voto secondo Babaji
•Un solo corpo, una sola anima
•Il segno segreto
•Preghiera della gratitudine
APPROFONDIMENTI
Prologo: imparare un nuovo alfabeto
“Non vorreste “passare ad altro”, vivere in un altro modo, scrollarvi di dosso i vecchi schemi di inquietudine, paura, autoprotezione, collera e frustrazioni varie?
Insomma, non vi andrebbe di trovare anche solo un po’ di pace autentica, tornando ad essere semplicemente voi stessi, così come, in fondo, sapete d’essere?
Nel por mano alla penna penso che questo sia ciò che tutti desideriamo (anche se qualcuno dirà di no per orgo­glio), posto che siamo consapevoli di avere un’anima e che ci piaccia l’idea di poterla contattare più spesso, nella vita quotidiana; e credo sia anche l’aspirazione più profonda di chi percepisce questo mondo, che noi stessi abbiamo costruito e in cui abbiamo accettato di vivere rinchiusi, come un divoratore di pace e di coscienza: ci fa a pezzi per poi disperderci, invece di contribuire a raccoglierci, conso­larci e, infine, riunirci con noi stessi.
È questa una visione fatalista, per cui tali conseguenze sarebbero inerenti al grandioso Movimento della Vita? Continuate a leggere e vedrete che non è così: questo libro è fatto per ricordarci che esiste un altro alfabeto per leggere non solo la Vita, ma la nostra vita, e per mettere in evidenza la nostra dimensione interiore, ciò che siamo veramente.
È stato scritto per far riemergere la memoria di quanto ci unisce alla Presenza d’amore che chiamiamo il Divino; insomma, questo libro è scritto per far del bene, per collaborare al Bene più essenziale che si possa immaginare: riconoscere la Luce in noi, e la nostra capacità di avervi accesso.
Naturalmente non è un libro dogmatico, ma aperto a tutti i sentieri limpidi; è un dinamizzatore dell’espansio­ne interiore, acquietante e riconciliante, basato sulle mie esperienze, sulla mia strada personale, sugli incontri che ho avuto la gioia di fare. Condivido con voi, qui, un bel tratto del mio percorso alla scoperta dell’Advaita, lo stato di unità con il Tutto.
Se da questo libro emana una fragranza di pace, se suscita in voi la volontà profonda di dare inizio alla tra­sformazione, allora non sarà stato scritto invano; vi trove­rete parecchie pratiche o meditazioni, accessibili a tutti, che, di per sé, costituiscono una sorta di programma di “pulizia” e unificazione interiore. Sceglierete se fare tutti gli esercizi o solo qualcuno, a seconda delle circostanze e della vostra personalità.
Perlopiù provengono dall’antica Scuola dei terapeuti di Alessandria, dagli Esseni del Krmel, dal Cristo, dal maestro Morya o dall’Avatar Babaji, e ci invitano a riprendere le redini di noi stessi, a superare le illusioni separative che sono alla base dei trabocchetti e delle sofferenze di ogni giorno.
Come tutti gli altri miei lavori e le mie testimonianze, Advaita: anatomia del Divino è stato scritto con sincerità e amore; potete appropriarvene e “respirarlo” senza modera­zione…”
Daniel Meurois
AUTORE
Daniel Meurois-Givaudan
Daniel Meurois-Givaudan è uno scrittore francese laureatosi in Lettere all’Università di Lille. E’ noto per i suoi viaggi astrali, viaggi fuori dal corpo che gli hanno permesso di consultare gli annali akashici, detti Memoria dei Tempi, e avventurarsi nello spazio immateriale dell’Akasha. Grazie a queste esperienze, Meurois-Givaudan riuscì a carpire preziosi segreti sulle vite di persone come Cristo e Francesco d’Assisi, oltre che sul senso della vita.
Daniel raccontò di questi viaggi in una lunga serie di libri, firmati, sino al 1995, con l’ex moglie Anne. In seguito al divorzio, i due hanno continuato le loro carriere separatamente. Oggi, Meurois-Givaudan alterna la carriera di scrittore con quella d’insegnante e conferenziere.

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