domenica 17 agosto 2014

La Sacra Sessualità - Salvatore Brizzi

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L’origine dei nostri problemi sessuali. La prostituzione sacra del passato e del futuro
Salvatore Brizzi in questo libro - che trae spunto da un ciclo di conferenze da lui tenute nel 2011 - mira a trasmettere una visione della sessualità che è collegata con l'antichità, ma allo stesso tempo proiettata nel futuro: ciò che era sacro tornerà a essere sacro. In una sezione decisamente originale del testo, l'autore mette in collegamento gli attuali disturbi legati alla sessualità (impotenza, frigidità, ecc) con le antiche pratiche magico-sessuali che queste persone avevano messo in atto nelle loro passate incarnazioni al tempo di Atlantide.
"Anticamente le sacerdotesse rivestivano questo ruolo particolarmente delicato: si occupavano di istruire alla sessualità i giovani uomini e le giovani donne. Spiegavano che il sesso è legato alla trasmissione dell’Amore e non ha niente a che fare con lo sfregamento di due parti anatomiche e con il piacere fisico che ne deriva. Si prendeva la decisione di fare sesso come noi oggi prenderemmo la decisione di andare a messa; con l’intenzione di svolgere un rituale che permette l’avvicinamento a Dio"

INDICE

  • Le prostitute sacre nel mondo antico
  • La Confessione e le "case chiuse"
  • Utilizzo magico dell’energia sessuale
  • La deviazione degli antichi sacerdoti
  • Il senso del pos-sesso
  • Karma sessuale
  • Il "posismo"
  • Il giudizio sessuale
  • Uscire dal giudizio sessuale
  • La vera messa
  • La vera libertà sessuale

APPROFONDIMENTI

[Estratto dal primo capitolo]
Voglio iniziare questo mio intervento partendo dal significato della sessualità nel mondo antico. In verità io tratterò anche oggi, come faccio sempre, dell'apertura del Cuore. Lo farò anche parlando di sessualità e addirittura anche accennando, a un certo punto, alle pratiche di magia sessuale. Voglio sia ben chiaro che il valore aggiunto d'un relatore consiste nell'apertura del suo Cuore, nel suo saper percepire la Bellezza, al di là dello specifico argomento che viene trattato. Chiunque può venire qui e parlare di sessualità sotto mille punti di vista differenti, a seconda del proprio campo di studi e del numero di libri che ha letto, ma pochissimi possono venire di fronte a un pubblico e irradiare un Cuore aperto al di sotto delle parole pronunciate. Questa è ancora una rarità, ma proprio qui risiede la differenza fra "i Misteri" come erano una volta e la "restaurazione dei Misteri" come sarà in futuro. La storia non si ripete mai uguale e questa volta proprio grazie all'appello del Cuore non commetteremo gli errori che hanno caratterizzato la sessualità nel mondo antico, e di cui andremo a parlare.
Innanzitutto chiariamo cosa intendo io per "mondo antico", altrimenti non ci capiamo. L'antica Roma? L'antica Grecia? Gli egizi? No. Atlantide e Lemuria? Forse qui cominciamo a esserci. In ogni caso quando tratto di antichità mi riferisco sempre alla "storia prima della storia". Immaginate un'antichità indefinita, quando le società erano ancora "tradizionali". Per "società tradizionale" in questo contesto, intenderemo semplicemente una comunità dove ogni ambito della vita sociale aveva come scopo l'evoluzione interiore dell'individuo, ognuno partendo dal suo stadio personale. In una società del genere l'economia, la politica, la scienza, l'arte, l'educazione... non procedevano "a caso", senza una precisa linea guida, ma avevano tutte lo scopo di permettere e mantenere vivo il rapporto fra l'uomo e Dio.
Immaginate Il Signore degli Anelli o il fumetto Conan: in quale epoca erano ambientati? Diecimila anni prima di Cristo? Trattano di personaggi e di situazioni che non sono storici, è "pre-storia". Non preistoria, ma proprio pre-storia. Stiamo parlando dei cicli storici precedenti al ciclo che stiamo vivendo oggi. Sappiate che ciò che noi consideriamo storia e che ci viene insegnata a scuola è solo la storia dell'ultimo ciclo in ordine di tempo, quello che è iniziato nel 3000 avanti Cristo circa, quando è nata la scrittura all'interno delle prime civiltà. Ma ci sono stati altri cicli precedenti a questo. Prima dei Sumeri non c'erano gli uomini primitivi come si ostinano a insegnarci, nonostante emergano di continuo prove archeologiche della falsità di questo assunto ma altre civiltà evolute in maniera diversa rispetto alla nostra. La famosa Età dell'Oro concerne uno di questi cicli passati.
Vorrei proprio che entraste in quest'ottica: una civiltà completamente diversa; evoluta in modo diverso. Non dico più evoluta, semplicemente evoluta in modo diverso: un'Età dell'Oro dove tutto veniva considerato sacro. Sto parlando di sacro, non di religioso, e sono due cose diverse. Era sacro il mangiare, era sacro l'abitare, il vivere, il respirare, quindi era sacro anche il sesso. Di questa civiltà immaginatene i templi, le scuole e le sacerdotesse che insegnavano, che trasmettevano quella che era la sessualità sacra di allora, facendo da iniziatrici per i più giovani. I greci la chiamavano ierà porneusis (=prostituzione sacra), che naturalmente non è da intendere nel senso deviato di oggi. È un termine che nel tempo è stato completamente stravolto, tanto che oggi ha assunto un significato scomodo, qualcosa di sporco. Porneusis era la prostituzione, ierà era il sacro. Nella società odierna questi due termini sono in antitesi, ma nell'antichità non era così: non poteva esserci sesso se non all'interno della sfera del sacro. Il sesso veniva tenuto in grande considerazione, per cui venivano insegnati i segreti inerenti la gestione di questa potente energia. Non veniva lasciato tutto al caso e all'improvvisazione come oggi. Oggi ai giovani nessuno insegna cosa è il sesso, né dal punto di vista materiale, né da quello spirituale. Sull'argomento impera l'ignoranza più totale, in maniera tale che questa energia venga mal utilizzata e dispersa e un giovane non sappia mai di avere a disposizione dentro di sé un potere enorme. [...]


Salvatore Brizzi è uno scrittore italiano specializzatosi nei campi dell'esoterismo, dell'alchimia e della magia. Egli, attraverso la Trasmutazione Alchemica delle Emozioni - un metodo che consiste nell'elaborazione di una preghiera da indirizzare alla parte del corpo che è in sofferenza perché trascurata, o in conflitto - insegna all'individuo, e in particolare ai suoi lettori, come emanciparsi dalla società e come coltivare il proprio Io.
E' noto per aver abbracciato sin da subito la figura del Monaco Guerriero per poi contestualizzarla nella società attuale. Il Monaco Guerriero, nella visione di Brizzi, è chiunque vive la sua vita in modo pieno e abbraccia il cambiamento perché sa che facendolo migliorerà se stesso e chi è vicino a lui.


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