sabato 23 agosto 2014

Libro Americano dei Morti Guida all'arte del morire per l'uomo occidentale

http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__libro-americano-dei-morti.php?pn=1671







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Questo libro di E.J. Gold porta l’insegnamento intramontabile del Bardo tibetano nel linguaggio e nella cultura occidentale contemporanei.
Il “Libro Americano dei Morti” non è altro che il “Libro tibetano dei Morti” adeguato al linguaggio occidentale in virtù dell’ironia di Gold. Il libro è stato costantemente ripubblicato in America dal 1974 in varie edizioni, utilizzato in corsi universitari sulla morte e sul morire e adottato in ospizi e ospedali di tutto il mondo. È stato tradotto in più di 15 paesi, ed è ormai considerato un classico.

La pratica, totalmente aconfessionale, è molto semplice: si tratta di un programma di 49 giorni di letture lunghe tra i 10 e i 20 minuti. Ma, come fa notare Salvatore Brizzi nella Prefazione, “il libro può e deve essere letto anche su un altro, più profondo, livello: tutto ciò che riesco a superare quaggiù prima della morte, rappresenterà un problema in meno dopo la morte. I “demoni” che sarò riuscito a sconfiggere da questa parte, si terranno lontani da me dall’altra parte”.
Con la prefazione di Salvatore Brizzi e i contributi di Claudio Naranjo, John Lilly, questo libro è uno strumento fondamentale per fornire un servizio spirituale al morente, sostituendo il lutto e l’afflizione per il passaggio del defunto.
“Qualunque sia il beneficio che il Libro americano dei morti possa portare in termini di coscienza nella vita quotidiana, in preparazione per una vita dopo la morte o come stimolo per esperienze visionarie, penso che indubbiamente si raccomandi a noi come un viaggio contemplativo strutturato, profondo a dispetto del suo stile disneyano, un viaggio nel quale il libro diventa per noi un magico tappeto volante nella stessa misura in cui ci concediamo di seguire i suoi suggerimenti.”
– Claudio Naranjo
“Perché pubblicare un libro per i morti, se a leggerlo saranno solo i vivi? Ma è proprio qui che vi sbagliate: nel pensare che il Libro dei Morti, sia esso tibetano o americano, sia stato concepito unicamente per coloro che occuperanno a tempo indeterminato la posizione orizzontale guardando le margherite crescere dalle radici. Invece no, una società decide di scrivere un Libro dei Morti per istruire i suoi “morti verticali”, coloro che si aggirano per i moderni cimiteri: gli ipermercati, le vie del centro delle città, i cinema, le librerie, ecc. Questi sono i morti che hanno disperatamente bisogno di un libro tutto per loro.”
– Salvatore Brizzi
“Questo libro rappresenta un gruppo di ingiunzioni comprensibili su come fuggire o su come scegliere un viaggio labirintico più soddisfacente giunti alla prossima postazione di scelta: al momento della morte, della rinascita, durante il Transito.”
– John C. Lilly
INDICE
•Prefazione di Salvatore Brizzi
•Introduzione di Claudio Naranjo
•Introduzione dell’autore
•Avvertenze sul labirinto
•Come utilizzare questo libro
•Programma di letture del labirinto
•Introduzione alle macrodimensioni del labirinto
•Le sei dimensioni
•Invocazione obbligatoria del lettore
VIAGGIO NELLE MACRODIMENSIONI DEL LABIRINTO
PRIMO STADIO
•Il momento della morte attraverso la Chiara Luce Secondaria
•Confronto con la Chiara Luce
SECONDO STADIO
•Le prime apparizioni
•Manifestazione delle guide amichevoli
•Manifestazione delle guide indifferenti
TERZO STADIO
•Riformazione della coscienza
•Scegliere la rinascita. Guida alla selezione di un utero
Postfazione dell’autore
appendice a – Tabella della codifica delle corrispondenze di colore delle sei dimensioni
appendice b – Giochi labirintici
appendice c – Stazioni di rinascita
Postfazione di John C. Lilly

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