sabato 30 agosto 2014

Ma Chi l'Ha Detto che si Balla per gli Uomini?






Roby Vian

Lo trovi sul Giardino dei Libri

Partendo dalle ricerche sulle società antiche a opera di Marija Gimbutas e Riane Eisler, Roby Vian analizza i motivi storici, antropologici, sociali e archetipici che hanno portato l’Occidente e il Medioriente ad allontanarsi dal culto della Madre Terra, e di conseguenza a contrastare tutte le forme di danza sacra, strumento eletto per contattare il divino.

L’autrice illustra i benefici (sia fisici sia psicologici) che questa danza offre a chiunque la pratichi (riduce lo stress, migliora l’umore, la coordinazione e la padronanza del corpo, cambia la percezione di sé e favorisce l’autostima) e propone un confronto tra le posizioni della bioenergetica classica e quelle della danza orientale, corredate dalle immagini dei reperti archeologici e dai disegni originali di Oriana Pantano e Chiara Segalla.
“Ci sono tutti i presupposti perché si torni a incarnare questi simboli nella danza con tutta la dovuta consapevolezza, onorando la celebrazione della terra, della vita, del ventre sacro della Dea”

INDICE

PARTE PRIMA Guarire da cosa? La ferita del patriarcato
  • Capitolo 1 L’età dell’oro: l’età della Dea
  • Capitolo 2 La danza nell’età della Dea
  • Capitolo 3 l’invasione: la ferita del patriarcato
  • Capitolo 4 Il riflesso della ferita sulla danza in Occidente
  • Capitolo 5 Il riflesso della ferita sulla danza in Medioriente
PARTE SECONDA Perché guarisce? La via bioenergetica naturale al Femminino Sacro
  • Capitolo 6 La terapia bioenergetica e la danza d’Oriente
  • Capitolo 7 Il grounding
  • Capitolo 8 L’abito degli archetipi e la dimensione di gioia
  • Capitolo 9 La sorellanza e l’accettazione del corpo
  • Capitolo 10 Movimenti sacri in tutte le culture
  • Capitolo 11 La danza come connessione al divino

APPROFONDIMENTI

La danza orientale rievoca in molteplici sfaccettature la danza delle sacerdotesse antiche, che mettevano la propria arte al servizio del tempio, della collettività, della divinità.
Ci sono tutti i presupposti perché oggi si torni a incarnare questi simboli nella danza con tutta la dovuta consapevolezza, onorando la celebrazione della terra, della vita, del ventre sacro della Dea.
Nell’armonia dei suoi passi, è possibile ricontattare nel nostro grembo le radici della spiritualità, risvegliando il divino femminile, l’eterno femminino sacro che alberga in noi.

AUTORE

Dopo una solida formazione letteraria conseguita all’Università di Padova, Roby Vian si appassiona allo studio delle terapie naturali e olistiche e diviene naturopata. Assidua studiosa di ritualità e di tecniche energetiche di varie tradizioni spirituali, volge particolare attenzione alla ricerca sul Femminile e all’integrazione nella modernità di una Femminilità autentica, intimamente vissuta. Interesse principale è la dimensione del Sacro e il suo recupero all’interno della civiltà occidentale.

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